domenica 13 giugno 2010

I tre fratelli

C’erano una volta tre gemelli. Da bambini non litigarono mai e quel che pensava l’uno lo pensavano in tre. Divenuti adolescenti divennero competitivi. Ognuno cercava di essere migliore degli altri due, ma la dove uno eccelleva in una disciplina un altro lo era in un’altra. Non riuscendo a stabilire chi fosse il migliore, e non potendo protrarre oltre la situazione, decisero di separarsi. Il primo andò nella regione nord, il secondo in quella centrale e il terzo a sud. Quello che andò a nord divenne mercante, un uomo ricco e stimato sia per la sua generosità che per la sua abilità. Il secondo fu musicista, lodato per la sua arte come per la sua bellezza. Il terzo fu guerriero, il più impavido e forte degli uomini. I tre furono felici fino a che la fama dei fratelli non gli giunse all’orecchio. Erano tutti e tre ugualmente famosi e stimati, ma non conoscendo la propria fama, ciascuno pensava di essere il peggiore. L’antica competizione riprese e ciascuno s’impegnò per essere meglio degli altri. Non riuscendovi, poiché ciascuno era dotato di ugual fortuna e ugual talento, ciascuno per conto proprio, decise ti tentare un’impresa che non poteva riuscire a tutti e tre. Decisero di valicare gli alti monti. Il mercante investì tutto il suo denaro e allestì una ricca spedizione, con le migliori guide e il miglior equipaggiamento. Il guerriero s’incamminò solitario e il musicista prese la strada con pochi compagni. La musica li accompagnava e li esortava, abboniva le genti e le bestie incontrate e talora persino i venti. Per montare gli alti monti scelsero di risalire il corso di un grande fiume che si diceva nascesse dalle pendici più alte dei monti. Fu così che il mercante seguì il corso dell’Eupotamo, il musicista seguì il Linci, e il guerriero il Ron. Si dice che questi grandi fiumi nascano sulla sommità del secondo cerchio di monti e che i tre fratelli, soli, avendo perso tutto il loro seguito, siano giunti fin quasi alle sorgenti, ma che qui siano caduti morti e i loro corpi siano precipitati nei fiumi. Gli Dei, o forse Thabil, o i fiumi stessi, decisero che non fosse giusto che l’uno dei fratelli giungesse al mare prima degli altri, vincendo da morto la gara che non aveva potuto vincere da vivo, così, i fiumi cambiarono la loro andatura e i corpi dei tre fratelli che insieme nacquero e insieme morirono, trasportati dai fiumi giunsero al mare nello stesso istante, qui si inabissarono e furono mangiati dai pesci. Da allora, estate o inverno, in periodi di alluvioni o di siccità, l’acqua che esce da una sorgente arriva al mare insieme a quella uscita dalle altre sorgenti.

2 commenti:

rattila ha detto...

che storia commovente (piango)potremo raccogliere più informazioni delle strade che hanno prese soprattutto quello del fratello musicista visto che era con pochi uomini.....

Il Master ha detto...

Vedo mio caro Rattila che tu preferisci la via diretta.
Non c'é molto da diresulla strada presa, ha seguito il fiume al contrario. Un po' come farete voi andando a Mormork, solo che questo fiume é nei regni nanici.
Ad ogni modo sono contento che la leggenda ti piacccia.

Ciao ciao

Her Doktor